Per individuare i rettili presenti nel Parco del Torre e del Malina non sono state condotte specifiche indagini, ma si è consultata tutta la bibliografia disponibile e sono state raccolte e catalogate tutte le osservazioni dirette fatte durante i rilievi in campo.
Tra i sauri presenti troviamo l’orbettino, Anguis veronensis, specie molto comune che vive in un’ampia varietà di ambienti. Frequenta sia boschi di varia composizione e struttura che aree aperte quali prati e pascoli, prediligendo le fasce ecotonali, ma si spinge anche in aree antropizzate dove occupa margini di coltivi, orti e giardini. Anche il ramarro occidentale, Lacerta bilineata, è una specie molto diffusa e predilige gli ambienti ecotonali, occupando le aree di transizione tra ambienti prativi e siepi, cespugli o boschi.
Tra i lacertidi si segnala anche la presenza della lucetola muraiola, Pordacis muralis, specie antropofila e ampiamente diffusa, che occupa una grande varietà di ambienti, evitando solo le zone umide di pianura. Tra i serpenti troviamo il biacco, il colubro liscio, il saettone, la natrice dal collare e la natrice tessellata. Il biacco, Hierophis viridiflavus, è il serpente più comune del Friuli Venezia Giulia e occupa una grande varietà di ambienti: zone aride e pietrose (alvei dei fiumi), praterie, boschi aperti, aree coltivate, aree periurbane ed urbane (orti, giardini, parchi cittadini). Il colubro liscio, Coronella austriaca, predilige, invece, gli ambienti freschi ed umidi (boschi planiziali e fascia delle risorgive) e il suo areale di distribuzione si presenta infatti irregolare nelle aree di pianura. Le caratteristiche trofiche e microclimatiche di questa specie la rendono rara e localizzata nella pianura friulana. È presente nella parte orientale del limitrofo Comune di Udine e quindi potenzialmente presente anche nei territori occupati dal Parco Comunale.
Anche il saettone, Zamenis longissimus, come il colubro liscio, presenta una distribuzione irregolare in pianura, poiché è legato a relitti forestali, torbiere planiziali, ma anche ad agroecosistemi caratterizzati da siepi interpoderali e piccole aree boschive. Infine tra i serpenti individuati troviamo la natrice dal collare, Natrix natrix, e la natrice tessellata, Natrix tessellata, mentre la prima, pur frequentando una grande varietà di ambienti acquatici (stagni, canali, pozze temporanee, fiumi e torrenti), può essere rinvenuta anche in ambienti boschivi, prati, pascoli e zone urbanizzate, la seconda viene considerata la più acquatica tra le natrici italiane. Essa infatti frequenta sia laghi, stagni e paludi sia acque correnti (fiumi, torrenti, canali), purché ricchi di pesce. In regione sono entrambe specie molto diffuse.
È importante sottolineare che tutti i rettili presenti nel Parco del Torre e del Malina sono sottoposti a vari livelli di tutela in base alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e alla Convenzione di Berna.