Ramarro, il simpaticone (PRATI STABILI)
C’era una volta Ramarro, era viscido e verde, amava l’umidità e i pic nic con gli amici.
Era un gran simpaticone, ogni volta che incontrava qualcuno era tutto un chiacchierare e raccontare barzellette. Se nelle sue passeggiate tra le orchidee incontrava una farfalla era subito a dire:
<<Sai qual è il colmo per una farfalla? Incontrare un …farfallone!!! Ahahaha!>> o se gli passava vicino correndo una lepre allora lui non mancava di urlargli <<Uè uè, come sta la tua fidanzata? Le hai comprato un anello d’oro 24…carote?>> e così via per tutta la giornata, portava allegria al campo di Marte dove la sua famiglia viveva da generazioni.
Un giorno, durante un pic nic nei pressi del BeeHotel, Ramarro stava intrattenendo i suoi ospiti con battute e racconti sulla sua vita come quando era stato catturato da un cane da caccia che lo aveva portato da un bambino gentile che lo aveva liberato fortunatamente, lui non aveva avuto paura, ovviamente, però il cane aveva un alitaccio insopportabile! Aveva anche descritto a tutti la bellezza della Roggia Cividina fino a cui si era spinto in un’avventura emozionante conoscendo la sua innamorata Carpa che andava a trovare ogni sera al tramonto. E poi della volta in cui aveva visto
l’amico Bac volare alto sopra la sua testa verde brillante.
Era quasi notte quando gli ospiti se ne andarono dopo essere stati intrattenuti per tutta la giornata.
Ramarro era stanco, senza voce, ma felice. Era rimasto da solo ad ascoltare il frinire dei grilli e tutti i rumori del buio che arrivava e, steso a pancia in su, guardava le stelle brillare sopra di lui.
Era in pace.
Ad un tratto vide una stella brillare più delle altre, correre nel cielo e poi improvvisamente scomparire. Nel buio della notte ebbe per la prima volta timore. Cos’era quel bagliore?
Il vento muoveva l’erba intorno a lui ed ecco che comparve un vecchio animale che non aveva mai visto prima.
<<Chi sei tu?>> disse tra lo spaurito e il confuso, <<Sono Tasso e sono venuto a dirti una cosa: ti ho osservato per tutta la giornata da lontano, io sono un tipo burbero e non amo la compagnia, per questo non mi hai mai visto qui in giro.
Ma poco fa, quando c’è stato quel bagliore, ho capito che il cielo mi stava parlando e mi ricordava che certe occasioni
capitano una volta sola nella vita. Quindi…ecco…Vuoi essere mio amico?>>
Ramarro ci pensò un istante e poi disse: <<Un tasso dice a un altro tasso: “Tassomiglio!”>>
Si guardarono negli occhi e iniziarono a ridere a crepapelle.
Autrice:
Elisa Timballo
Lettori:
Elisa Timballo, Giuseppe Parisi e per “La banda delle storie”: