Secondo quanto sancito dalla Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, il concetto di Paesaggio “designa una determinata parte di territorio, così come percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs. 42/2004), delinea invece il concetto di Paesaggio definendolo come “il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni” che costituiscono la “rappresentazione materiale e visibile dell’identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali“.

Il paesaggio può essere analizzato secondo due metodologie: una è quella percettivo-formale ed estetica, cioè come lo farebbe un pittore, un fotografo o uno scenografo, che vedono il paesaggio in funzione della percezione dell’osservatore (come un bene culturale), sempre relazionato all’azione dell’uomo. L’altro approccio è quello di tipo tecnico scientifico, che osserva e analizza il paesaggio, nel suo insieme o nelle sue componenti (caratteri ecosistemici, agro-rurali, evolutivi, insediativi, ecc.). In questo breve testo si cercherà di unire sinteticamente le due componenti in modo da fornire un’interpretazione complessiva del paesaggio del territorio di Remanzacco, con l’auspicio di fornire spunti di riflessione molto più ampi.

Il Parco Comunale di Remanzacco è situato all’interno dell’ambito territoriale dell’Alta Pianura Friulana e si inserisce in un contesto caratterizzato dalla presenza di importanti siti sia dal punto di vista storico-archelogico che naturalistico, conservando ancora elementi tipici del paesaggio agrario di un tempo.

Remanzacco si trova a circa 7 Km ad Est di Udine e confina a Nord con il Comune di Faedis, ad Est con il Comune di Moimacco, ad Est – Sud Est con il Comune di Premariacco, a Sud-Ovest con il Comune di Pradamano, ad Ovest con il Comune di Udine e a Nord-Ovest con il Comune di Povoletto.

Oltre al Capoluogo, il Comune comprende la frazione di Ziracco a Nord della S.S.54, e, le frazioni di Selvis, Orzano e Cerneglons a Sud dell’arteria suddetta. Il territorio comunale copre una superficie di 30,60 Kmq, per lo più pianeggiante, attraversata in senso Nord-Sud dal Torrente Torre, dai Torrenti Malina, Grivò, Ellero e dalla Roggia Cividina, principali corsi d’acqua del territorio.

Per quanto riguarda la popolazione, al 31 marzo 2019 è pari a 6’116 abitanti, con un incremento significativo dal 1970 in poi, relativo all’incremento generale della popolazione dei comuni della cintura urbana udinese (come Tavagnacco, Martignacco, Pasian di Prato, Campoformido e Pradamano).

La rete urbana è connessa a Ovest alla città di Udine e a Est con Cividale e la Slovenia grazie alla Strada Statale 54, arteria fondamentale per lo sviluppo dell’abitato e per i collegamenti commerciali. Rilevante anche la presenza della ferrovia Udine-Cividale che, dalla stazione di Remanzacco, collega i centri di Cividale e Udine. Numerosa la presenza di percorsi ciclopedonali e di strade sterrate che permettono la fruizione lenta del paesaggio e dei caratteri principali del sistema agrario rurale tradizionale.

Come già anticipato l’area interessata dalla direttrice stradale S.S.54 Udine-Cividale ha visto dapprima lo sviluppo dell’edificato, e in seguito delle zone artigianali e produttive, mentre la rimanente parte del territorio ha una connotazione prevalentemente agricola.

La struttura insediativa è costituita da borghi rurali compatti ed ancora abbastanza ben distanziati da appezzamenti agricoli coltivati per lo più a colture cerealicole annuali (mais, soia, orzo, frumento), insieme a colture legnose come vigneti e frutteti (in parte minore). Le coltivazioni interessano circa 2000 ettari; di questi l’84% è a seminativo, 1,4% a prato, il 7,3% a legno e bosco, il 3,6% a vite e frutteto.

Nei centri storici del capoluogo e delle frazioni, gli edifici residenziali si sono sviluppati principalmente in linea lungo le arterie stradali, seguendo la tipologia della casa rurale friulana e cioè con facciate lineari lungo strada, sviluppo verticale di 2-3 piani con soffitta e corte interna con orti e fabbricati di pertinenza come stalle e granai. Al contorno dei centri storici l’espansione si è caratterizzata invece per insediamenti geometricamente più regolari e distanziati, a bassa densità, relativi agli anni ‘60-’80 e costituiti da villette unifamiliari o a schiera con la propria area pertinenziale. Oltre quanto sopra descritto vi sono numerosi esempi di Casali come Casali Marsura Gugliola, Casali Maniassi Tedeschi, ecc.. ed altri, sorti in corrispondenza dei mulini della roggia Cividina come Casali Molino Cainero, Casali Propetto, Casali Battiferro, ecc..

Fino al 1976 la vocazione agricola era prevalente; poi l’agricoltura ha ceduto il posto alle attività del settore secondario e terziario. Nonostante ciò è ancora possibile individuare segni strutturali del sistema agrorurale tradizionale come campi chiusi, siepi, boschetti, filari di gelsi, fossi a margine dei campi e strade rurali.

Non mancano neppure zone con elevata concentrazione di prati stabili con presenza di unità prative di medio-grande estensione (Remanzacco, Cerneglons, ecc.). Al contrario, vi sono anche zone caratterizzate dalla perdita di tali tratti distintivi a seguito delle riorganizzazioni fondiarie (riordino di Orzano).

I settori secondario e terziario sono concentrati principalmente nell’insediamento produttivo-logistico e commerciale della zona a Sud-Ovest del capoluogo.

Per quanto riguarda l’offerta culturale il territorio offre numerosi beni culturali a partire dai siti spirituali: Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e Chiesa di Santo Stefano a Remanzacco, Chiesa della Beata Vergine della Neve a Selvis, Chiesa di Santa Maria Assunta e Chiesa di Santa Maria Maddalena a Orzano, Chiesa di Santa Maria Assunta e Chiesa di San Rocco a Ziracco, Chiesa di San Lorenzo a Cerneglons insieme ad alcuni esempi di ville venete e dimore storiche come Villa Della Torre Valsassina a Ziracco, Villa Laura e Villa Zoccolari a Cerneglons e Villa Pasini Vianelli a Orzano. Vi è inoltre un importante esempio di architettura fortificata: i Casali Bergum di Ziracco e un rilevante esempio di archeologia industriale legato alla presenza della fornace Juri a Cerneglons.