Gli habitat caratterizzati dalla dominanza di specie erbacee sono diffusi in tutta la regione, dal piano basale a quello alpino, su tutti i tipi di substrati e con diversa disponibilità idrica. Essi rappresentano molto spesso il risultato dell’azione modificatrice dell’uomo e quindi sono cenosi di sostituzione dei boschi. Tutti questi habitat sono in forte contrazione a causa della progressiva sostituzione dei prati stabili con coltivi, motivo per cui le specie legate a questi habitat mostrano un generalizzato fenomeno di regressione. Notevole importanza hanno tutti i pascoli termofili su calcaree presenti nelle zone di deposito dei fiumi planiziali (magredi friulani). Queste tipologie di pascolo sono ben diffuse nell’ambito del Parco Comunale e rappresentano l’aspetto di maggior valore naturalistico in esso contenuto. Si tratta, infatti, di prati ricchi in specie pregiate, rare od endemiche che spesso presentano ricchissime fioriture di orchidee.

Ben più diffusi sono i prati da sfalcio che nel piano basale (pianura) sono rappresentati dagli arrenatereti. Si sviluppano su suoli ricchi in nitrati, condizione garantita dalle concimazioni.

Nel dettaglio nel Parco Comunale sono presenti praterie magre a gravitazione prealpino-illirica (magredi) che si sviluppano nel piano basale e collinare (< 500 m) su alluvioni carbonatiche, appartenenti all’habitat di interesse comunitario 62A0 – Praterie aride submediterraneo-orientali, e prati da sfalcio (arrenatereti), riconducibili all’habitat comunitario 6510 – Prati da sfalcio di bassa quota.

Tra i magredi troviamo:

  • praterie xerofile primitive, su alluvioni recenti non rimaneggiate senza presenza di suolo, con cotica lacunosa, muschi e specie pioniere dei greti, localizzate lungo il corso del Torre, sebbene impoverite dal disturbo antropico e dalla presenza di specie alloctone; 
  • praterie xerofile semi-evolute, su alluvioni stabilizzate (primi terrazzi fluviali), con suolo poco evoluto e dominate da Chrysopogon gryllus, se ne rileva un unico poligono in località prati della Malina;
  • praterie evolute su suoli ferrettizzati, su alluvioni carbonatiche del tutto stabilizzate (terrazzi fluviali) con suoli maturi, cotica compatta, ricche in specie endemiche, rare e tutelate, localizzate soprattutto lungo il corso del torrente Malina;
  • praterie evolute su suolo calcareo, su substrati mediamente evoluti, con cotica compatta, dominate da Bromopsis erecta, diffuse lungo il Malina e ben rappresentate nel “Campo di Marte”a Cerneglons.

I prati da sfalcio dominati da Arrhenatherum elatius si sviluppano soprattutto nel piano da basale su suoli evoluti e mediamente ricchi, con buona disponibilità idrica. Sono mantenuti dall’azione dell’uomo tramite sfalci e moderati apporti di sostanza organica. La cotica è compatta e talvolta possono essere piuttosto ricchi in specie. La specie dominante è Arrhenatherum elatius; laddove la concimazione è eccessiva si ottiene un progressivo impoverimento della flora.