Da  vedere a Remanzacco

Nella chiesa di S.Stefano il piccolo porticato a tre arcate si apre sulla facciata a capanna. L’architrave della porta d’ingresso reca la data 11 maggio1500. Nell’interno il soffitto mostra travatura e pianelle e, nell’abside, costoloni con particolari peducci a teste umane. Finestre gotiche alte e strette si aprono solo nella facciata a Sud e al centro dell’abside. Originale di fine ’500 è l’acquasantiera in pietra locale. La famosa, magnifica pala dell’altare di G.Martini originariamente posta nell’abside, dopo un accurato restauro è ora custodita  presso la Chiesa Parrocchiale.
L’altare ligneo di Giovanni Martini, fu eseguito fra il 1510 ed il 1515, ossia grossomodo negli anni di costruzione delle chiese di S.Stefano e di S.Giovanni Battista. La struttura architettonica in stile veneto-lombardo a due ordini di nicchie divise da cornici robuste, ingentilite da intarsi, è rinascimentale e molto armoniosa. Le statue di santi in essa collocate sono magnifiche per fattura e luminosità. Nel registro più basso al centro c’è la Vergine con il Bimbo in piedi nel suo grembo, che impara a leggere da un libro cartaceo; intorno i quattro evangelisti. Nel registro superiore S.Michele, S.Sebastiano, S.Rocco e S. Martino; in alto l’incoronazione della Vergine.

La chiesa di S.Giovanni Battista (Parrocchiale) risale al 1535, data comprovata da una lapide collocata sulla facciata. L’aula è rettangolare con presbiterio quadrato e abside rettangolare. Sul lato Ovest è stata aggiunta anticamente una parte per la sagrestia ed una piccola cappella ove ora è conservata la Pala del Martini. Nell’interno 4 pregevoli dipinti attribuiti a B. Blaceo, pittore udinese del 1500: S.Martino e il povero, S.Stefano, S.Rocco e S.Sebastiano. Notevole anche l’Ultima Cena di G.Floreani, dipinto di fine 1500 e preziosissime litografie della via Crucis del 1779. Seicentesco è il fonte battesimale in pietra con copertura semisferica di rame. Del 1700 l’altar maggiore con pregevole paliotto in marmo bianco (Cena di Emmaus)e le due statue laterali (S.Giovanni e S.Stefano).

L’Osservatorio astronomico è gestito dall’Associazione Friulana di Astronomia e Meteorologia, che propone attività di studio, ricerca e divulgazione scientifica e didattica. E’ famoso a livello mondiale e per la scoperta di due grossi meteoriti, di cui uno già nominato Rematius, nome latino di Remanzacco. Viene aperto al pubblico ogni prima domenica del mese, dalle ore 21. www.afamweb.com.

Da vedere a Ziracco

Nella piazza principale sorge su un terrapieno la chiesa di S.Maria Assunta, citata già a fine XII sec. Sulla facciata il portale incorniciato in pietra ed un rosone centrale. La navata ha volta a botte con cassettoni in legno decorati. Il campanile risale agli inizi del 1500. Al di là della strada si può ammirare la “loggetta” o Casa della Vicinìa. E’ una costruzione conservata nella tipologia settecentesca con pianta quadrata ed un ampio porticato anteriore, a tre fornici con arcate ribassate ed un vano retrostante destinato a cantina.

Al piano superiore, cui si accede per una scala interna, vi erano due granai per il deposito delle messi della Vicinìa di Ziracco, ora trasformati in abitazione. Interessante il campaniletto a vela sul colmo del tetto ed il portale in pietra del muro di cinta.

Sul lato destro della chiesa si può ammirare la facciata principale della Villa della Torre Valsassina. Ampliata e sistemata definitivamente ai primi del 1700, consta di un corpo centrale a pianta rettangolare con due barchesse laterali, congiunte in fondo da una foresteria a formare un cortile a pianta quadrata. Nel giardino all’italiana spiccano un imponente pozzo centrale settecentesco ed uno scenografico doppio scalone in pietra, che conduce al piano nobile.
Isolati nella campagna, fuori dell’Anello 3, tra Ziracco, Ronchis e Campeglio, sorgono i Casali Bergum o Casa Forte, che ha origini molto antiche (forse tardo-romane) ed è il risultato di varie trasformazioni: prima luogo fortificato (simile ai castelli medioevali), poi residenza rurale. L’edificio principale è un corpo rettangolare a due piani con granaio(XV sec). A Est si erge uno dei torrioni facenti parte del recinto della casa-forte del XV sec, mentre quello ad Ovest risale al XVII sec.

Da vedere a Selvis

La chiesetta della Madonna della Neve (1737). Posta in cima ad una scenografica scalinata (1934), porta sul colmo del tetto una piccola vela con bifora campanaria. All’interno un piccolo altare ligneo del ‘700 e in una nicchia la statua in legno della Madonna. Sul soffitto un dipinto ad olio raffigurante l’Assunta (del 1600.1700). Il campanile isolato è del 1932. Fuori dal borgo lungo la SP48 preceduta da un magnifico integro muro di sassi merlato, appare Casa Rigo. Originariamente (XV sec) convento di frati camaldolesi, fu poi trasformata in villa Cortellazzis con la tipologia della casa rurale del ‘700.

Da vedere a Orzano

Ad Orzano è possibile visitare la chiesetta trecentesca di S.Maria Maddalena a pianta rettangolare e abside semicircolare. Sul soffitto la travatura è a vista; sulle pareti, recuperati in parte, delicati affreschi quattro-cinquecenteschi. Più a Nord si trova la Villa dei Conti Pasini Vianelli (di origini non precisabili), complesso padronale con un bel parco. 

Poco distante è il Convento delle Sorelle della Provvidenza fondato da San Luigi Scrosoppi con l’annessa chiesa 800esca della Madonna di Loreto. Nella piazza del paese, la chiesa di Santa Maria Assunta, originaria del XIII sec, ma ricostruita nel ‘700. In sagrestia sono custodite una pala d’altare settecentesca ed una statua in legno (Madonna con Bambino) opera del Tirona datata 1509.

Si trova invece sul tracciato degli anelli 6,7,8 lungo la SP48 il Museo Tonutti, che ospita una ricca collezione privata di autovetture e di motocicli d’epoca (un centinaio) e, nei locali del vecchio battiferro, una pregevole raccolta storica completa di antichi utensili, macchinari e attrezzature agricole.

Da vedere a Cerneglons

In piazza Villa Laura, circondata da un alto caratteristico muro di sasso con un bel cancello in ferro battuto. La facciata del corpo centrale seicentesco presenta una porta con arco e un sovrastante poggiolo. Lungo la via principale si arriva alla Chiesa di S.Lorenzo Martire del ‘700 (fuorchè il battistero e la facciata che sono del ‘900) ove si ammira la tela della pala d’altare, miracolosamente risparmiata dalla devastante piena del Torre del 1560.
Più avanti sempre sulla via principale, si costeggia la facciata Est di Villa Zoccolari(1600), che prosegue con il bel muro di cinta del parco, nel cui interno si trovano interessanti annessi rustici (uno 800esco dipinto a bande orizzontali). Volendo si può compiere una deviazione a Sud per vedere i resti delle Fornaci Iuri (primi del ‘900) destinata alla produzione di laterizi. Gli archi davanti ai laboratori e i contrafforti dei forni risaltano imponenti.